PEDERSOLI JAEGER e MISSOURI RIVER HAWKEN: I RE DELLA FORESTA

PEDERSOLI JAEGER e MISSOURI RIVER HAWKEN: I RE DELLA FORESTA

La fabbrica italiana Davide Pedersoli ha dedicato ai fucili Hawken e Jaeger una serie assai vasta di repliche. Benchè questi nomi siano riconducibili a due famiglie d’armi distinte esistono dei modelli con caratteristiche simili che rappresentano un’ottima scelta per la caccia in foresta a prede di media e grossa taglia.

di G.Tansella

“Se vi piace l’Hawken vi piacerà senza alcun dubbio anche lo Jaeger!”. Le parole di Pierangelo e Stefano Pedersoli, che ci guidano all’interno dell’omonima azienda, ci incuriosiscono: i fucili di cui parlano furono concepiti in luoghi ed epoche molto distanti fra loro e presentano differenze anche importanti. A cosa si riferisce quest’affermazione?

In verità i nostri interlocutori parlano, in questo frangente, da cacciatori ed intendono richiamare la nostra attenzione su determinati aspetti del Pedersoli Jaeger “Hunter” in virtù dei quali quest’arma può dirsi concorrenziale, sotto il profilo prestazionale ed utilitaristico, al “Missouri River Hawken”.

Il suggerimento di guardare ai punti in comune delle due repliche non ci distoglie tuttavia da una riflessione che riguarda le armi originali, quella tedesca nata attorno alla fine del XVIII° Sec e quella americana tipica della metà del XIX°: si tratta certamente di prodotti diversi sotto molti aspetti ma non sotto altri, primo tra tutti un disegno volto ad ottenere il massimo risultato balistico della bocca da fuoco a fronte di un contenimento dello sviluppo longitudinale complessivo del pezzo, in modo tale di incrementare la maneggevolezza dello strumento di caccia senza dover scendere a compromessi in prestanza balistica anche in riferimento al particolare utilizzo: la caccia in foresta a prede di taglia importante, potenzialmente pericolose per lo stesso cacciatore.

LE CARATTERISTICHE COMUNI AI DUE FUCILI

La produzione di repliche moderne è caratterizzata dall’organizzazione scientifica dei processi produttivi e di severissime prove di controllo, il tutto nell’ottica di ottenere i massimi risultati in termini di sicurezza ed affidabilità dei moderni manufatti.

Rispetto alle armi dell’epoca, dunque, esiste oggi un imprescindibile punto in comune delle repliche di cui ci occupiamo e riguarda i criteri concettuali che costituiscono le fondamenta per affidare agli appassionati degli strumenti di tiro sicuri i quali, prima della vendita, sono sottoposti a verifiche presso il Banco Nazionale di Prova.

Dalla scelta dei materiali ai dettagli apparentemente insignificanti dell’iter produttivo nulla è lasciato al caso.

Le leghe metalliche privilegiate, per esempio, sono quelle tipo PR80 che, grazie alle elevate percentuali di Manganese, Zolfo Piombo e Carbonio, agevolano le operazioni di asportazione di truciolo ma anche i trattamenti termici volti ad aumentare le proprietà di resistenza meccanica dei prodotti finiti.

Anche le minuterie, oltre ad essere ottenute con modernissime macchine tipo C.N.C., sono rifinite a mano ed assemblate, da operai specializzati, in accoppiamento ai calci in legno selezionato.

Gli elementi di diversità dei due fucili riguardano dunque le componenti di valenza estetica, cioè le forme, i fornimenti e le rifiniture.

IL FUCILE HAWKEN: UN’ICONA DELLA TRADIZIONE ARMIERA AMERICANA

I fucili Hawken sono universalmente ricordati come i prodotti che segnarono, all’epoca del debutto commerciale, una sorta di rivoluzione nel mondo venatorio nord-americano: compatti e di confortevole utilizzo, dotati di moderni acciarini a capsula, erano molto più versatili delle armi della precedente generazione, i famosi “Pennsylvania Rifles”, che oltretutto eguagliavano, se non di più, sotto il profilo balistico.

Padri di queste armi erano due fratelli che, a metà del XIX° Sec., nelle officine di S.Louis nel Missouri, avevano intuito quale fosse, sotto il profilo tecnico, la via da intraprendere per dotare gli uomini del tempo di uno strumento di tiro adatto alle esigenze della vita agreste: una canna rigata di grosso calibro; un acciarino moderno; un contenimento delle dimensioni; un disegno ergonomico adatto al tiri mirati e, al tempo stesso, a quelli più istintivi.

La formula adottata si rivelò fin da subito vincente, le armi ebbero un notevole successo commerciale e, col passare del tempo, il prodotto degli Hawken divenne un vero e proprio modello costruttivo, capostipite dei c.d “Plains Rifles”, largamente ripreso dai produttori armieri di ieri e di oggi.

Il Pedersoli Missouri River Hawken tuttavia, presentato in concomitanza con i festeggiamenti del 50° anniversario della fondazione dell’azienda, fu creato con un intento ambizioso: offrire al pubblico un manufatto che replicasse al 100% l’originale, cioè un replica come non se ne erano mai viste prima per accuratezza di disegno.

Attualmente la gamma “Hawken”, basata sull’utilizzo dell’irrinunciabile acciarino a capsula, è divisa in due categorie: la “Missouri River” e la “Rocky Mountain”, ognuna delle quali comprende un modello con calciatura in noce ed un altro con calciatura in acero americano.

La versione di cui parliamo è la prima delle due ed è stata concepita espressamente per la caccia in foresta. Ha una canna cal.54 da 30” di lunghezza ed un sistema di stabilizzazione del proiettile basato su di un disegno a 7 righe destrorse con passo di 1:65” ottenuto per brocciatura, che la rende particolarmente adatta al lancio di palle a compressione ed anche a quello di palle di nuovo tipo, ultraveloci, sotto-calibrate ed in sabot.

Il risultato di questa scelta costruttiva è un connubio di eleganza e robustezza, assai apprezzato dal pubblico sia americano che europeo, che testimonia la bontà di una scelta creativa risalente a quasi un decennio fa.

I FUCILI JAEGER: APPREZZATI IN PACE ED ANCHE IN GUERRA

Secondo la tradizione le armi “Jeager” detengono il primato storico riguardo all’uso della canna con rigatura elicoidale.

Il sistema, che garantiva notevole precisione con tubi di lancio relativamene corti, fu tanto apprezzato in ambito venatorio da suscitare l’attenzione dei militari i quali, nella costituzione delle prime unità di “Cacciatori”, scelsero proprio una versione speciale di quest’arma per equipaggiare i nuovi soldati.

Un altro indiscusso merito degli archibugieri germanici dell’epoca consiste senza alcun dubbio nell’aver realizzato, oltre ad un disegno armiero valente, una costruzione di qualità alla portata di un pubblico popolare: la leggenda dei fucili Jaeger non nacque infatti entro la ristretta cerchia di una elite sportiva o venatoria ma, al contrario, tra la gente.

Lo Jaeger divenne dunque il simbolo stesso della caccia in centro Europa e, ai tempi della colonizzazione tedesca del continente americano, vi fu chi intravide, alla luce dell’esperienza europea, incoraggianti prospettive di utilizzo dell’arma nei teatri di caccia americani.

L’azienda di Gardone V.T. ci propone dunque di analizzare una speciale versione dello Jaeger, dotata di acciarino a percussione, che si propone, alla luce del contesto attuale di caccia, come uno strumento venatorio attuale ed accattivante, al pari del Missouri River Hawken.

Anche per i fucili Jaeger la Davide Pedersoli ha allestito una famiglia di armi votate al tiro sportivo ed una dedicata alla caccia, chiamata “Hunter”, quella di cui scriviamo.

Si tratta, proprio come l’originale, di un’arma compatta e molto ben bilanciata che, grazie al connubio tra la scelta della bocca da fuoco, quella relativa al sistema di scatto, di mira e d’accensione, continua a riscuotere sempre maggiori apprezzamenti tra il pubblico.

La bocca da fuoco, ricavata da semilavorati pieni in acciaio con le stesse modalità di fabbricazione usati nella produzione degli Hawken, ha una lunghezza di 28”, un calibro pari a .54” e 7 righe destrorse con sviluppo elicoidale pari a 1:24”, adatte a stabilizzare tanto le palle a compressione quanto le sferiche a pressione.

Le nostre guide, oltre a ricordarci della possibilità di usare palle tipo sabot, rivelano in particolare l’esito molto positivo ottenuto con palle tonde cal .535 e pezzuola da 0,25mm e con palle a compressione cal.540.

Per utilizzare al meglio uno strumento di tiro tanto curato il pacchetto di scatto è del tipo con Stecher a doppio grilletto, in modo tale da consentire all’utilizzatore di selezionare la modalità di scatto più appropriata a seconda che si stia effettuando tiri mirati o istintivi.

Il sistema di mira si basa sull’utilizzo di un mirino e di una tacca di mira ed i fornimenti sono in acciaio anziché in ottone, dotati di attacchi per cinghia di trasporto. Sulla pala del calcio è inoltre presente una “tabacchiera”.

CONCLUSIONI:

Dopo aver sommariamente presentato i due sistemi d’arma è nostro dovere fornire, agli amici lettori, una conclusione utile a comprendere la chiave di lettura dell’affermazione dei maggiori dirigenti della Davide Pedersoli, secondo cui l’omonimo fucile Jaeger in versione “Hunter” sarebbe un prodotto interessante per i tiratori che conoscono e amano il Missouri River Hawken.

Dal nostro punto di vista le ragioni di questa tesi si basano su quattro considerazioni.

La prima di esse riguarda la qualità costruttiva delle due armi, che è assolutamente identica e sinonimo di robustezza, precisione, affidabilità.

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